La prima colazione ha vissuto una stagione dorata negli ultimi dieci anni. Tutti a parlare di breakfast: clienti, albergatori, baristi, aziende che hanno creato prodotti e servizi dedicati. Insomma, un vero trend in grande ascesa. Ma adesso, che succederà?

Pare che le norme alle quali tutti dovremo abituarci, almeno per un po’, indichino diverse misure restrittive, per proteggere prodotti e persone, la cui salute va tutelata prima di tutto. Distanziamento tra tavoli, contenitori chiusi per cibi e bevande. Queste misure porteranno senza dubbio a grandi cambiamenti per l’elemento più importante del breakfast, il vero x-factor della prima colazione: la socialità.

E quindi ci chiediamo: le persone saranno ancora libere di approcciare un buffet pieno di colore, di odori, di piatti succulenti tra dolce e salato? E al bar? Bisognerà rinunciare a quelle piacevoli chiacchiere dal banco, mentre il cucchiaino mescola la gustosa crema di un bollente espresso?

Non c’erano tutti. Però erano tanti i brand leggendari italiani riuniti a Torino, nei giorni scorsi, nella Nuvola Lavazza. Ciascuno per raccontare come una realtà imprenditoriale possa passare dall’essere semplice azienda all’essere icona.

Nello spazio architettonico reinventato da Cino Zucchi non si è parlato d’altro per tre giorni. E lo si è fatto ascoltando la storia di marchi che spesso incrociano il mondo dell’hôtellerie e del turismo. Ad esempio CampariGuzzini, Ferrero e naturalmente Lavazza. Accompagnati da Swatch International, Azimut Benetti Group, Salvatore Ferragamo, Olivetti. L’occasione è stata la celebrazione del primo compleanno della Nuvola con l’evento Legend 19 ovvero la kermesse ospitata e realizzata da Lavazza.